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Messa in Cattedrale ad Udine per i Santi Patroni

L’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzocato, boccia apertamente la cosiddetta “legge contro l’omofobia”, approdata in Parlamento in quest...

L’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzocato, boccia apertamente la cosiddetta “legge contro l’omofobia”, approdata in Parlamento in questi giorni. L’occasione è l’omelia per la festa dei santi patroni di Udine, Ermacora e Fortunato, pronunciata in duomo. 

Mazzocato, facendo riferimento al martirio patito dai due patroni, accusati di rivendicare la libertà di pensiero e la libertà di coscienza, ha parlato di «dittatura del pensiero unico» riferendosi alla proposta di legge “in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere”. «Forse nuovi imperatori, con mezzi più raffinati di quelli antichi – ha detto – cercano di soffocare la libertà di pensiero e di coscienza? Hanno di mira specialmente la dottrina cristiana perché, come in passato, è la più scomoda? Non è difficile notare analogie con la situazione in cui si trovarono a vivere i santi Ermacora e Fortunato, che pagarono col martirio la libertà di coscienza ricevuta da Gesù Cristo nel battesimo».

Una posizione netta quella di Mazzocato, subito condivisa dal sindaco di Udine, Pietro Fontanini, presente in chiesa al momento dell’omelia. «Grazie alle coraggiose parole dell’arcivescovo di fronte ai tentativi dei pensieri unici. Sono pericolosi i pensieri unici».

Mazzocato ha voluto mettere in guardia così i fedeli udinesi: «Oltre al Covid-19 desidero dedicare un po’ di attenzione ad altri virus, non meno subdoli e pericolosi, che ci vengono inoculati. Essi non minano la salute fisica, ma quella delle menti e delle coscienze delle persone».

L’arcivescovo ha ricordato il sacrificio di Ermacora e Fortunato, che ebbero la forza di opporsi al culto dell’imperatore romano dell’epoca. «Per usare un’espressione cara sia a Papa Benedetto XVI che a Papa Francesco – ha evidenziato Mazzocato – essi si opposero alla “dittatura del pensiero unico” in nome della loro dignità di persone umane che hanno l’intangibile diritto di professare la propria fede e di avere la libertà di pensiero.

Il tentativo di imporre la dittatura del pensiero unico è un virus che ancora serpeggia nella nostra società. Esso si insinua subdolamente anche nella legislazione degli Stati».

L’esempio portato dall’arcivescovo è stato appunto quello della legge contro l’omofobia. «Questa proposta – ha aggiunto Mazzocato – mira a condizionare, sotto pena di reato, la libertà di pensiero e di espressione sul tema dell’identità sessuale della persona.

Leggendola, essa suscita un non infondato timore che potrebbe diventare passibile di denuncia chi esprime alcune verità affermate dalla rivelazione cristiana.

Come, ad esempio, che Dio creò l’uomo “maschio e femmina” e che consegnò loro la grande vocazione di generare figli nati dal grembo della propria mamma con il concorso fisico e affettivo del papà», ha chiuso l’arcivescovo.
— Fonte giornalistica.

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