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Micro credito Arcidiocesi di Udine

UDINE. Un’alleanza a tre – formata da Fondazione Crup, Banca di Cividale e Caritas – per mettere in campo, a favore dei più bisognosi, ...

UDINE. Un’alleanza a tre – formata da Fondazione Crup, Banca di Cividale e Caritas – per mettere in campo, a favore dei più bisognosi, un nuovo strumento contro la crisi e per facilitare l’inserimento (o il reinserimento) delle persone in difficoltà nel mondo del lavoro.

La lotta alle povertà, dunque, da ieri possiede un’arma in più che si sviluppa lungo un’azione di microcredito a favore dei più svantaggiati. Il progetto, entrando nel dettaglio, prevede una dotazione iniziale – che va a costituire il “fondo di garanzia” – di complessivi 150 mila euro, 90 mila messi a disposizione dalla Caritas diocesana, 60 mila dalla Fondazione Crup. La Banca di Cividale si impegna invece «a mettere a disposizione un plafond complessivo massimo per i finanziamenti che intenderà erogare» pari a 300 mila euro.

Parliamo di finanziamenti – dai 3 ai 5 mila euro a persona, con una durata massima di 60 mesi e un tasso di interesse annuo nominale del 3% – che potranno essere utilizzati per sostenere spese la frequenza di corsi di qualificazione o riqualificazione professionale, il conseguimento di patenti, permessi e abilitazioni o «altri interventi finalizzati all’inserimento lavorativo socio-occupazionale» di persone o nuclei familiari che si trovano in stato di bisogno.

A valutare le diverse situazioni presentate dai richiedenti sarà la rete dei dodici Centri di ascolto della Caritas guidata da don Luigi Gloazzo grazie a volontari formati allo scopo. Le richieste giudicate più idonee saranno poi inviate all’attenzione della Banca di Cividale.

«È un’iniziativa particolarmente intelligente – ha spiegato l’Arcivescovo di Udine Mons. Andrea Bruno Mazzocato – perchè non mira semplicemente a elargire contributi, ma possiede un’impronta innovativa e centrata sul mondo del lavoro che sta alla base della dignità di una persona».

E se per Michela Del Piero, numero uno della Banca popolare di Cividale il progetto «aiuterà concretamente e in forma snella le persone con cui la Caritas viene in contatto ogni giorno tramite i suoi centri di ascolto», Lionello D’Agostini va oltre.

«Noi – ha spiegato il presidente della Fondazione Crup –, in linea con gli orientamenti assunti a livello Acri, intendiamo sostenere i progetti che, in collaborazione con il mondo del volontariato e del terzo settore, mirano a contrastare

le nuove povertà e a sostenere l’infanzia svantaggiata. La Caritas è un interlocutore essenziale per l’attuazione di queste linee di intervento, che oggi mettiamo in campo nella speranza di avviare una catena di solidarietà sempre più ampia ed efficace»


Fonte Messaggero Veneto.  

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