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Messa di Pasqua in Cattedrale a Udine

UDINE Nel giorno di Pasqua l’arcivescovo di Udine, Monsignor Andrea Bruno Mazzocato, ha invitato i fedeli a risorgere dall’indifferenza...

UDINE Nel giorno di Pasqua l’arcivescovo di Udine, Monsignor Andrea Bruno Mazzocato, ha invitato i fedeli a risorgere dall’indifferenza. Riprendendo le parole di papa Francesco che a Lampedusa ha denunciato la “globalizzazione dell’indifferenza”, il presule ha riferito di aver ascoltato anche in questi giorni «racconti di cuori che a lungo avevano vissuto come a tentoni dentro il buio di sbagli fatti, senza trovare luce di speranza ma scivolando sempre più in giù in una specie di disperazione». Da qui il richiamo a non rassegnarsi al male. «Il nostro rischio è quello di abbandonarci a una silenziosa e progressiva rassegnazione al male. Quando vedi i volti di milioni di bambini condannati alla fame, la finanza cieca che domina e crea ingiustizie o, più semplicemente, la tua incapacità a superare certi vizi che dominano la tua volontà, non fai neanche più lo sforzo di chiederti: cosa si può fare contro questo male e questa volontà di morte? Cosa posso fare io? Chiudi gli occhi e ti lasci andare alla rassegnazione» ha aggiunto l’arcivescovo nel duomo gremito di fedeli.

«Figlia della rassegnazione è l’indifferenza che è come intercapedine tra il nostro cuore e i gemiti e i dolori delle persone che ci sono vicine o che vediamo con i mezzi di comunicazione. Ci si abitua, non ci si accorge più del dolore degli altri, non si fa più caso al male che rovina le vite, spesso dei più indifesi. Ma l’indifferenza non è la soluzione contro il male; è solo un’anestesia dell’anima. Non senti più il dolore ma intanto il male cammina ancora più libero di rovinare i tessuti del cuore delle persone, delle relazioni familiari, della pelle dei più deboli».

fonte il Messaggero Veneto 

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